teologia
TEOLOGIA DEL CATARISMO
Il Catarismo si basava su un cristianesimo dualista, ascetico e spiritualista, che negava la bontà del mondo materiale, rifiutava la mediazione della Chiesa cattolica e indicava nel Consolamentum e nella vita ascetica la via di salvezza.
Il Dualismo era radicale (assoluto: due principi eterni e inconciliabili: il Dio del Bene, creatore del mondo spirituale; il Dio del Male , Satana o Rex Mundi, creatore del mondo materiale) oppure mitigato (moderato: il Male deriva da un angelo decaduto o da una ribellione temporanea, ma non è eterno come il Bene).
Entrambe le correnti vedevano la materia come prigione dell’anima.
Il mondo materiale è opera del Male, quindi corrotto e illusorio. L’anima umana proviene dal regno divino e si trova imprigionata nel corpo. Scopo della vita è liberare l’anima dalla materia e tornare a Dio.
Gesù Cristo non ebbe un vero corpo fisico (dottrina docetista). Egli fu un essere puramente spirituale, inviato dal Dio del Bene per insegnare la via di liberazione.La sua passione e croce furono solo apparenti, non reali.
La Chiesa di Roma era vista come serva del Dio del Male, corrotta dalla ricchezza e dal potere.
I sacramenti cattolici erano considerati nulli o ingannevoli. L’unico vero sacramento era il Consolamentum, rito di imposizione delle mani che trasmetteva lo Spirito Santo e purificava l’anima.
I perfetti (iniziati) vivevano secondo regole di povertà assoluta, castità, vegetarianismo (rifiuto di uccidere animali, considerati portatori di scintille divine), non-violenza radicale. I credenti conducevano invece una vita “normale”, rinviando il Consolamentum al momento della morte (consolamentum in articulo mortis). La salvezza consisteva nella liberazione dal ciclo delle reincarnazioni (il transmigrationes animarum era accettato). Chi riceveva e osservava il Consolamentum spezzava il ciclo e tornava al regno del Padre. Chi invece cadeva nel peccato reincarnava in altri corpi, anche animali, finché non fosse purificato.
Il Dualismo era radicale (assoluto: due principi eterni e inconciliabili: il Dio del Bene, creatore del mondo spirituale; il Dio del Male , Satana o Rex Mundi, creatore del mondo materiale) oppure mitigato (moderato: il Male deriva da un angelo decaduto o da una ribellione temporanea, ma non è eterno come il Bene).
Entrambe le correnti vedevano la materia come prigione dell’anima.
Il mondo materiale è opera del Male, quindi corrotto e illusorio. L’anima umana proviene dal regno divino e si trova imprigionata nel corpo. Scopo della vita è liberare l’anima dalla materia e tornare a Dio.
Gesù Cristo non ebbe un vero corpo fisico (dottrina docetista). Egli fu un essere puramente spirituale, inviato dal Dio del Bene per insegnare la via di liberazione.La sua passione e croce furono solo apparenti, non reali.
La Chiesa di Roma era vista come serva del Dio del Male, corrotta dalla ricchezza e dal potere.
I sacramenti cattolici erano considerati nulli o ingannevoli. L’unico vero sacramento era il Consolamentum, rito di imposizione delle mani che trasmetteva lo Spirito Santo e purificava l’anima.
I perfetti (iniziati) vivevano secondo regole di povertà assoluta, castità, vegetarianismo (rifiuto di uccidere animali, considerati portatori di scintille divine), non-violenza radicale. I credenti conducevano invece una vita “normale”, rinviando il Consolamentum al momento della morte (consolamentum in articulo mortis). La salvezza consisteva nella liberazione dal ciclo delle reincarnazioni (il transmigrationes animarum era accettato). Chi riceveva e osservava il Consolamentum spezzava il ciclo e tornava al regno del Padre. Chi invece cadeva nel peccato reincarnava in altri corpi, anche animali, finché non fosse purificato.