Radici
Radici del Catarismo
Le origini delle credenze catare sono complesse e oggetto di dibattito tra gli storici, ma si possono identificare diverse influenze e correnti di pensiero che confluirono in questo movimento
La matrice fondamentale del catarismo affonda nelle tradizioni dualistiche dell'antichità, in particolare nel manicheismo fondato da Mani nel III secolo. I manichei credevano in una lotta cosmica eterna tra Luce e Tenebre, Bene e Male, che si rifletteva nella condizione umana. Sebbene il manicheismo fosse stato ufficialmente soppresso, molte delle sue idee sopravvissero sotterraneamente e riemersero in varie forme durante il Medioevo.
Un'altra influenza antica fu il marcionismo del II secolo, che distingueva tra il Dio dell'Antico Testamento (considerato un demiurgo malvagio creatore del mondo materiale) e il Dio del Nuovo Testamento (il vero Dio del puro spirito).
Il legame più diretto del catarismo è con il movimento bogomilo a sua volta influenzato dall'eresia puliciana, sviluppatosi nei Balcani nel X secolo. I bogomili, seguaci del prete bulgaro Bogomil, predicavano un dualismo radicale molto simile a quello che si sarebbe ritrovato nei Catari. Attraverso i contatti commerciali e i pellegrinaggi, queste dottrine si diffusero dall'Oriente verso l'Europa occidentale.
Le rotte commerciali che collegavano Bisanzio all'Occidente, passando per l'Italia settentrionale e la Francia meridionale, furono probabilmente i canali attraverso cui le idee bogomile raggiunsero l'Europa occidentale tra l'XI e il XII secolo.
Il catarismo si inserì anche nel più ampio movimento di riforma religiosa che attraversava l'Europa del XII secolo. Molti fedeli erano insoddisfatti della corruzione del clero e della mondanizzazione della Chiesa. I Catari offrivano un'alternativa che predicava purezza, povertà apostolica e una vita spirituale autentica.
Alcuni studiosi hanno individuato echi del neoplatonismo, con la sua concezione della materia come degradazione dello spirito, e dello gnosticismo dei primi secoli cristiani, che vedeva la salvezza come liberazione dalla prigione del mondo materiale attraverso la conoscenza (gnosi) spirituale.