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Dinanzi a queste molteplici considerazioni S.Bernardo, nonostante la sua santità, non riesce certo ad essere comprensivo; anzi giunge a formulare, nei confronti di Abelardo, accuse dure e talvolta ingiuste attraverso la stesura di due scritti: "Contra quoedam capitula errorum Abelardi" e "Capitula haeresum Petri Abelardi". S. Bernardo e i seguaci del suo misticismo religioso cercano dunque la verità religiosa non certo nel ragionamento, ma piuttosto, partendo dalla negazione del valore della soggettività, nella contemplazione ed elevazione mistica dell'uomo. Il desiderio di conoscere viene dunque ridotto dagli antidialettici solamente ad "una turpe curiosità." |
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