|
Riprendendo le parole di S. Agostino considerano questa scienza come "la disciplina delle discipline: insegna a insegnare, insegna ad apprendere, e in essa la stessa ragione manifesta che cosa sia, che cosa voglia, che cosa veda." I secondi diffidando della dialettica si appellano alla autorità stessa dei santi e dei profeti, limitando il compito della ricerca filosofica alla sola difesa delle dottrine rivelate. Fra i dialettici spicca in modo determinante la figura di Abelardo, prima grande affermazione medievale del valore umano della ricerca. In lui diviene chiaro il significato, altrimenti incerto e malfermo, della "ratio" medioevale. In questa concezione filosofica la ragione viene infatti considerata come la sola guida possibile per l'uomo; e l'esercizio stesso della ragione, ambito proprio della filosofia, è contemplato come l'attività più alta dell'individuo. Abelardo giunge in una posizione estrema a considerare la ragione addirittura come la scienza cristiana, riuscendo a giocare con la derivazione etimologica da Logos. "Nel principio era il Logos" dice il Vangelo di S.Giovanni e questo, pensava Abelardo, non può che dimostrare la dignità assoluta della Logica. |
||||
| INDIETRO | ||||