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BERNARDO

Bernardo
nacque nel 1090 a Fontaines, presso Digione, capitale del ducato di Borgogna, da Tescelin,
nobile borgognone e da Aleth, della potente famiglia dei Montbard. Nel 1112 entra come
monaco a Citeaux, abbazia fondata da Roberto di
Molesmes nel 1098 (Citeaux è capostipite dei nuovi monasteri che vogliono ritornare alla
perfezione delle origini cristiane con una più radicale fedeltà al messaggio evangelico,
con una contrapposizione rispetto ai ricchissimi monasteri cluniacensi). Il successore di
Roberto, Stefano Harding proseguirà l'opera di allontanamento da Cluny ed il ripristino
della " Regula Sancta Benedicti " e sarà il grande protettore di Bernardo. Dopo
soli tre anni Bernardo fu inviato come abate nel nuovo monastero di Chiaravalle (
Clairvaux ), nella diocesi di Langrès. La sua fama di erudito, di santo, di taumaturgo,
di zelante mariano ( è suo il termine Notre-Dame ) crea intorno al suo nome un prestigio
ed una fama tale che papi e re chiedono i suoi consigli e seguono le sue direttive. Nel
1128 Bernardo è a Troyes , ove partecipa all' omonimo concilio,
in cui viene riconosciuto l'Ordine dei Cavalieri del Tempio e
stesa la sua Regola , originandone la rapida e inarrestabile fortuna. Nel 1130 inizia la
sua importante azione diplomatica che porta prima Luigi VI e poi Enrico I d'Inghilterra
nel campo di Innocenzo II, e più tardi, le città di Pisa, Genova, Milano ed il regno di
Sicilia, contribuendo alla caduta dell antipapa Anacleto II. I viaggi in Italia,
favoriscono la riforma monastica e la nascita di nuovi monasteri bernardini ( Chiaravalle
Milanese, Chiaravalle della Colomba, Chiaravalle di Fiastra), e poco dopo il suo ritorno
in Francia, un monaco claravallense sarà papa con il nome di Eugenio III. La figura di
Bernardo emerge dunque in molti grandi avvenimenti politico-religiosi del XII secolo:
predica a Vezelay di fronte a Luigi VII di
Francia e Riccardo d'Inghilterra una nuova crociata, è partecipe, se non protagonista ,
della nascita dell' ordine del Tempio, avversa le nuove sfarzose cattedrali in polemica
con Sugero di Saint Denis, tira le fila, a partire dal 1140 , del movimento che
condannerà, nel concilio di Sens, la teologia di Abelardo ,
contribuisce alla caduta di Arnaldo da Brescia, fustigatore del malcostume ecclesiastico,
predica personalmente in Linguadoca contro le dottrine eretiche di Gilberto Porretano,
vescovo di Poitiers. La sua azione, ogni qualvolta vedeva minacciata la fede nel Cristo
crocifisso e risorto, era talmente rapida, dura, sbrigativa, da lasciare perplessi non
solo gli storici moderni, ma anche i suoi contemporanei ( Ottone di Frisinga nel suo
" Gesta Frederici imperatoris ", analizzando il suo carattere, parla sia dello
zelo che lo contraddi stingueva ma anche della facilità con cui
accettava informazioni e con cui cadeva in giudizi affrettati e discutibili ).

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