agli archi rampanti, si sospendono alle volte, popolano le nicchie, trasformano le vetrate in gemme preziose, il bronzo in vibrazioni sonore e sbocciano sui portali con una gioiosa volata di libertà e di espressione. Niente di più laico dell'esoterismo di questo insegnamento! Niente di più umano di questa profusione di immagini originali, viventi, libere, movimentate, pittoriche, talvolta disordinate ma interessanti; niente di più commovente di queste innumerevoli testimonianze di vita quotidiana, del gusto dell'ideale, degli istinti dei nostri padri e, soprattutto, niente di più avvincente del simbolismo dei vecchi alchimisti, abilmente raffigurato dagli scultori del Medioevo" (Fulcanelli). Significativa a questo proposito è la cattedrale di Notre Dame di Parigi, chiesa filosofale per eccellenza, come individuato da Victor Hugo là dove la definisce " il più soddisfacente compendio di scienza ermetica". D' altronde gli alchimisti del XIII secolo vi si incontravano una volta alla settimana ( tale usanza era ancora in vigore nel 1539) per discutere e spiegare le allegorie ed i simboli misteriosi "del libro di pietra". Gli ermetici leggono cabalisticamente la cattedrale: dalle sculture che rappresentano l'alchimia, gli strumenti e i materiali alchemici, alla pianta, ove la croce è il geroglifico alchemico del crogiolo (crucibulum, crogiolo ha per radice crux, crucis, croce); dai

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