materializzato da un filo a piombo. L' utensile , prolungamento della mano, è uno strumento onorato: con esso non si fa semplicemente pratica, ma si impara ad utilizzarlo con amore, nel rispetto della tradizione e della personalità di chi l'ha creato. Tale amore è evidente nelle decorazioni che lo completano e che ne fanno, per chi lo detiene un talismano. Il laboratorio in cui lo si utilizza diviene un santuario ove si lavora meditando, con una ripetizione di gesti che porta i membri della corporazione alla solidarietà e alla fratellanza. Il novizio ha diritto di servirsi degli utensili solo dopo un tirocinio nel quale apprende i gesti, i pensieri necessari al proprio perfezionamento, in una sorta di rituale iniziatico alla cui base vi è l'unione tra l'azione e il pensiero. Su tutte le costruzioni si rilevano " marchi ", segni che appaiono misteriosi ma per i quali sono stati individuati vari significati. Vi sono segni che testimoniano il lavoro svolto dal singolo tagliatore o dal suo gruppo, segni lasciati come firma a testimonianza del passaggio in quella città, segni che indicano quale posizione quella pietra dovrà occupare nella costruzione, segni misteriosi che possono essere interpretati simbolicamente e altri ancora... Tutti sono inscrivibili in figure geometriche (triangolo,quadrato, cerchio, pentagramma, esagramma) già presenti nei progetti delle cattedrali ( si veda il carnet di Viellard de Honnecourt ).

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