INDIETRO
PELLEGRINI
Crociati

Il viaggio
a Roma o a Gerusalemme è stato compiuto da pellegrini cristiani fin dai
primi secoli del Cristianesimo, ma, relativamente ai primi tre secoli restano
poche tracce documentarie del loro itinerario. Tracce documentali di viaggi a Gerusalemme
esistono a partire dal 333 (Itinerarium Hierosolymitanum di anonimo aquitano), nel IV
secolo (Peregrinatio Silviae), nel V secolo (De Situ Hierosolymita nae urbis vel ipsius
Judeae), nel VII secolo (Beatissima Sanctimonialis Egeria) e testimoniano come i viaggi
riguardino prevalentemente i singoli, spesso ecclesiastici. I cristiani, in genere, per
ovvii motivi logistici, si recavano, però, più numerosi in
pellegrinaggio a Roma, per visitare le catacombe, i "cemeteria"
paleocristiani le antiche basiliche e per venerare le spoglie dei martiri. Un
"iter", forse della metà dell' VIII secolo, contenuto in un codice di
Einsiedeln consente di accertare l'abitudine dei cristiani di spostarsi anche in numero
considerevole, per attestare la propria fede. Nel secondo millennio, i lunghi
percorsi verso la Palestina godettero di un rinnova to vigore : la "peregrinatio
penitensialis" lunga, densa di incognite per l' insicuro svolgimento e per l' incerto
ritorno, entra nell'immaginario collettivo e si traduce in composizioni liturgiche,
poetiche, in opere scolpite e dipinte, in capolavori architettonici. Un' altra meta
tradizionale del pellegrino cristiano era St-Jacques di Compostella , nell'estrema
Galizia, ove si veneravano le spoglie di San Giacomo.
Questo pellegrinaggio era assai praticato nella Francia del XII secolo, tanto che Aimery
Picaud de Parthenay scrive una guida, il Burdigalien, che indica le quattro
grandi direttrici per giungervi:
-(Paris), Tours , Santes, Bordeaux
-Arles, Saint
Gilles, Toulouse
-Vezelay ,
Limoges, Perigueux
-Le Puy, Conques,
Moissac
Il pellegrino di
St-Jacques ha la sua divisa: un capello rotondo, sul quale piazza la celebre conchiglia,
viaggia in gruppo per difendersi, fa tappa nei paesi attrezzati a rifocillarlo, curarlo o
ad offrirgli svago con i suoi trovatori, esperti delle storie di Re Artù o di Rolando, i
suoi giocolieri, i suoi acrobati. Qualunque sia la meta, il pellegrino medievale percorre
itinerari "attrezzati": strade ricche di ostelli, monasteri, reliquie . Anche le
cattedrali offrono rifugio: chi si ammala si installa in una cappella messa a disposizione
vicino all'ingresso, cappelle che divengono super affollate in occasione di epidemie di
colera o di "febbre spagnola" e vere e proprie camere mortuarie considerata la
poca igiene e la scarsità di medici.

Torna Su