Con la
morte del padre Roberto, Guglielmo vede contestato il suo diritto alla
successione nel ducato, per la sua origine non scandinava (sua madre
Arlette era franca...). Molti vassalli iniziarono a muovere guerre tra
di loro. Un clima di anarchia si estese in tutta la Normandia con
conseguenze gravi per il clero, che vedeva minacciati i beni della
chiesa, e per i contadini che erano privati delle condizioni di pace e
tranquillità necessarie per svolgere il loro lavoro produttivo. Dal
1036 al 1040 Guglielmo fu protetto nel Bocage da Hellouin, signore di
Gonteville. Ma a partire dalla sua maggiore età scese in campo per fare
valere i suoi diritti. La sua prima conquista fu quella di Falaise, ma
l'opposizione forte di suo cugino Gui de Brionne che finì per opporre
tutta la Bassa Normandia, di tradizioni scandinave, all'Alta Normandia
ormai basata sull'eredità franco - romana, lo costrinse a recarsi a
Poissy, ove Enrico I re di Francia teneva corte, per ottenere l'aiuto
dei francesi. Ottenutolo, si volse contro i ribelli del Cotentin che
sconfisse tra Caen e Falaise. La battaglia decisiva però, fu quella di
Val - es - Dunes a sud di Caen, dove guadagnò definitivamente la stima
dei Normanni per il valore dimostrato. Gui de Brionne fu sconfitto
definitivamente, anche se si mise in salvo nel suo castello ove,
assediato, resistette ancora per tre anni (1050).
Ottenuto il suo ducato, Guglielmo si occupò dei nemici esterni che si
erano particolarmente rafforzati e che minacciavano i confini della
Normandia. Invase quindi il territorio del signore di Belleme, quindi lo
neutralizzò imponendo il matrimonio tra Mabille, figlia di Guglielmo di
Belleme, con suo cugino Ruggero di Montgomery. A questo punto si volse
verso il potente Angiò di Goffredo Martello, preoccupandosi di ottenere
la neutralità del Conte di Fiandra, chiedendone in sposa la figlia
Matilde. A questo matrimonio si oppose però papa Leone IX che nel
concilio di Reims del 1049 lanciò l'interdetto alle nozze, invocando
una parentela di 5° grado tra gli sposi, in realtà per ostilità verso
il Conte di Fiandra. Con questo matrimonio, però, Guglielmo sarebbe
anche divenuto nipote del re di Francia e ciò gli avrebbe permesso di
svincolarsi dal vassallaggio verso lo stesso re, per cui non esitò a
procedere alle nozze. Per farsi perdonare dal Papa annunciò la
costruzione di due abbazie a Caen (quella "degli uomini" e
quella "delle donne"*). A questo punto tutto era pronto per
una guerra con l'Angiò. Attaccò la fortezza di Domfront, mentre
contemporaneamente il re di Francia entrava nella Tourraine, prendendo
Goffredo alle spalle. Guglielmo si diresse quindi su Alençon mentre
Goffredo fu costretto a capitolare ed a concedere ai normanni il Maine
della cui signoria fu investito il figlio del Bastardo, Roberto
Courtheuse. La pace non fu ancora ristabilita: Guglielmo dovette
liberarsi ancora di oppositori interni che eliminò senza pietà,
confiscando e ridistribuendo i loro beni: due suoi fratellastri
ottennero in questa occasione il vescovato di Bayeux e la signoria di
Mortain. Quindi si volse contro i conti di Arques e di Talou che
invocarono l'intervento del Re di Francia. Enrico I, in effetti, iniziò
a temere i Normanni per cui dichiarò nullo il trattato di St - Claire -
Sur - Epte e iniziò operazioni militari. La guerra continuò a più
riprese e non cessò che nel 1060, quando morì Enrico, ed il suo
successore Filippo stipulò con Guglielmo la pace a Dreux. Nel frattempo
sorse un altro problema: dopo la morte di Goffredo Martel, buoni
rapporti si instaurarono con il suo erede Erberto, ma morto anche
quest'ultimo, Gauthier di Mantes, marito di una zia di Erberto, rivendicò
il Maine e Guglielmo dovette ancora una volta intervenite. Il successo
fu immediato; a quel punto Guglielmo poté occuparsi di organizzare il
ducato, di pacificarlo definitivamente, non trascurando di sostituire
gli ultimi vassalli infedeli, di procedere ad una grande opera di
riorganizzazione amministrativa, che sarà il modello su cui si fonderà
il futuro stato anglo - normanno.
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