La società normanna: il contesto economico

                                                                   

L'agricoltura

 

Nella tradizione vichinga l'agricoltura rivestiva una grande importanza e già Rollone; favorì al massimo il suo sviluppo concedendo terre ai suoi compagni di conquista perché si occupassero di farle coltivare. I nuovi coltivatori non furono inerti, ma si ingegnarono per migliorare il rendimento delle terre introducendo nuovi metodi di coltivazione. Tra l'altro utilizzarono aratri metallici a ruote , strumenti poco utilizzati dai Franchi, e introdussero l'uso del cavallo come animale da soma, aumentandone la potenza trainante con l'utilizzo dell'attaccatura pettorale. Anche la casa rurale fu rinnovata: alla casa franca bassa e poco luminosa, sostituirono la casa alta, a tetto spiovente, piena di luce. Nel corso degli anni la terra coltivata crebbe vistosamente, anche per l'opera di bonifica che i coltivatori normanni perseguirono incessantemente, affiancando-si in tale opera a quella tradizionale delle Abbazie (St-Ouen; guadagnò terreni disboscando la Foret Verte, Fourcamont disboscò la Foret d'Eu, St-Martin de Troan bonificò la bassa valle della Dives...). Molti signori suddivisero le terre in lotti che concessero a contadini con un contratto formale che poteva comportare ereditarietà o durata limitata (3,6,9 o 15 anni) in cambio di rendite spesso in denaro. La Normandia fu la prima regione in cui si sviluppò la concessione di terra con un contratto ufficiale e questo, unitamente all'assenza della "servitù della gleba", evidenzia lo stato ottimale del settore agricolo. I contadini erano infatti uomini liberi che pagavano tasse, dovevano corvèe, ma detenevano anche diritti, quali quelli di pascolo, di accesso nel bosco per ottenere materiale da costruzione o per il riscaldamento. Producevano soprattutto avena, ma anche grano, frumento e orzo, mentre aumentava la produzione del lino e di piante per la tintura dei tessuti. I vigneti, per contro, erano prevalentemente coltivati per conto delle Abbazie.

 

 

Un progresso decisivo nell'uso dell'aratro fu determinato dalla sostituzione del collare pettorale, che impediva la respirazione della bestia, con il collare da spalle. Gli aratri che appaiono nell'arazzo di Bayeux ( XI s. ) sono ancora grezzi e non mostrano le ruote che compariranno a partire dal 1200. Con l'attacco pettorale e gli aratri a ruote si potranno coltivare le terre più dure ( e più fertili ), poichè aumenta notevolmente la forza di trazione animale.