DAME LICORNE

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A MON SEVL DESIR

Una scoperta importante, che si deve ad una  intuizione di Ezio Ornato, conferma che la Dame à la licorne è un'allegoria dei sei sensi e che deve essere il soggettodi una lettura plurale.
Il motto A MON SEVL DESIR " corrisponde almeno a tre anagrammi che, probabilmente, rivelano il significato dell’ultimo arazzo e di tutto l’insieme: "« LE Vie SENS D'AMOR », « D'OM LE VRAl SENS » et « SENS AMOR DEUIL ".
Il primo rivela che i sei pezzi rappresentano i sei sensi, ognuno di essi è vettore dell'amore; il secondo valorizza il sesto senso rispetto agli altri cinque,senza dubbio a causa della sua natura spirituale; il terzo si riferisce all'interpretazione della parola "DESIDERI" evocata sopra,  che infatti è un sinonimo di "rimpianto" o"pacificazione", in un contestodi contrizione legata alla scomparsa dell’essere amato.
I tre messaggi, compatibili l'uno con l'altro, lasciano al lettore di giudicare se si accordano meglio con la concezione ficiniana (intelligenza) o gersoniana (il cuore) del sesto senso.

Liberamente tratto da " La Dame à la licorne"  ed. Le Peregrinateur  di Jean-Patrice BOUDET

MON SEUL DÉSIR
H. 3,70, L. 4,60 m_
Di fronte a un padiglione del quale il leone e l'unicorno, mentre portano gli stendardi,  sollevano ognuno un lato, la damigella  presenta un cofanetto.
La Dama sceglie un gioiello o, forse, ripone nel cofanetto una collana, simile a quella che porta nell'arazzo Il Gusto.
Comunque sia ,  ha già scelto o conservato i suoi altri gioielli, modellati e decorati di perle e fiori.
La composizione, di nuovo piramidale e in larga scala, è  equilibrata dalla presenza del cagnolino (lo stesso dell'arazzo Il Gusto).
L'iscrizione posta in cima al padiglione non ha solo dato il nome all'arazzo, ma ha anche suscitato i molti commenti e le ipotesi che abbiamo riportato.

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